In questa sezione vediamo due immagini con tre iscrizioni: due sono databili al Nuovo Regno mentre la terza è probabilmente leggermente posteriore.
Vediamo la
prima immagine.
Essa è databile al Nuovo Regno e si riferisce al personaggio di
Penankhet.
Abbiamo già trovato questo nome in altre iscrizioni. In particolare un
funzionario chiamato Penankhet è indicato in graffiti che si riferiscono
alla spedizione avvenuta sotto il regno di Sethy II nella XIX dinastia. Non
sappiamo però se il personaggio in questione sia lo stesso o soltanto un
omonimo del precedente dato che questo nome era molto comune nel Nuovo Regno.
Il graffito rappresenta il dio Thot sotto forma di babbuino accovacciato su un piedistallo con un pettorale e il disco lunare in testa.
Davanti e sotto il dio vi sono iscrizioni geroglifiche che vediamo in dettaglio.
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Iscrizione di Penankhet |
1 |
2 |
1 Htp di nsw DHwty nb xmnw
2 jr.n sHd pnanqt
1 Un'offerta che il re fa a Thot, signore di Ermopolis (a)
2 Fatto dall'ispettore Penankhet
La seconda immagine che presentiamo è composta da due parti: una grande, ben incorniciata e disegnata, l'altra scritta su due righe sotto la precedente.
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Seconda e terza iscrizione |
La grande immagine ci mostra una iscrizione databile probabilmente al periodo del
Nuovo Regno.
Rappresenta un personaggio in piedi nell'atto
di adorare il dio Horo. L'abito che il funzionario indossa è tipico delle figure
di alto rango dell'epoca ramesside e questo ci aiuta nella datazione
dell'iscrizione. Un particolare interessante è rappresentato dalla veste che
spunta, in basso, sotto il mantello del personaggio.
Il dio Horo, con
testa di falco, porta la doppia corona ed è a torso nudo; nelle mani stringe il
simbolo della vita
e il bastone
.
Tra i due personaggi vi è un tavolino a gamba centrale con sopra un vaso e un
fiore di loto.
Ecco il testo:
1 |
2 |
1 jr.n nfr Htp sS n st maAt
2 Htp dj nswt Hr sA Ast
1 Fatto da Nefer-hotep scriba del luogo della verità (b)
2 Una offerta che il re fa a Horo, figlio di Iside
La seconda parte del graffito è, come detto, costituita da due righe scritte sotto la grande immagine. La datazione di questa nuova parte non è certa anche se deve essere posteriore alla XX dinastia. Il personaggio dell'iscrizione è uno scalpellino di nome Inaro.
Proviamo a leggerla:
3 |
4 |
3 jAky n pr dwAt-nTr n jmn jrt-
4 [nt]-Hr-jrw sA wab wAst pA-Srj-pA-mwt
3 Scalpellino della casa dell'adoratrice di Amon
4 Inaro figlio del prete wab di Tebe Pa-sheri-pa-mut
NOTE:
Ermopolis corrisponde all'attuale el-Ashmunein, cittadina vicino a Tell el Amarna. Era capitale del XV nomo dell'Antico Egitto ed aveva come dio cittadino Thot. Il nome egiziano significa 'città degli otto' con riferimento alle quattro coppie divine creatrici della teologia ermapolitana (M.Tosi: Dizionario delle divinità dell'Antico Egitto - 2 vol.)
Nome della necropoli di Deir el_Medina
I graffiti sono riportati da George Goyon in 'Nouvelles inscriptiones du Wadi Hammamat'
La seconda fotografia è stata scattata dall'amico Maurizio Braghiroli